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Nè ’l mio debito vuol che piú s’indugi.
AMARILLI.
Dunque addio, care selve;
Care mie selve, addio:
Ricevete questi ultimi sospiri,
Finché, sciolta da ferro ingiusto e crudo,
Torni la mia fredd’ombra
Alle vostr’ombre amate;
Chè nel penoso Inferno
Non può gir innocente,
Nè può star tra’ beati
Disperata e dolente.
Oh Mirtillo, Mirtillo!
Ben fu misero il dí che pria ti vidi,
E ’l dí che pria ti piacqui;
Poiché la vita mia
Piú cara a te che la tua vita assai,
Cosí pur non dovea
Per altro esser tua vita,
Che per esser cagion della mia morte.
Cosí (chi ’l crede ria?)
Per te dannata more
Colei che ti fu cruda
Per viver innocente.
Oh per me troppo ardente,