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NICANDRO.
Convinta sei, s’altra cagion non rechi.
AMARILLI.
Chiedasi a lui dell’innocenza mia.
NICANDRO.
A lui che fu cagion della tua colpa?
AMARILLI.
Ella che mi tradí, fede ne faccia.
NICANDRO.
E qual fede può far chi non ha fede?
AMARILLI.
10 giurerò nel nome di DYana.
NICANDRO.
Spergiurato pur troppo hai tu con l’opre.
Ninfa, non ti lusingo, e parlo chiaro,
Perchè poscia confusa al maggior uopo
Non abbi a restar tu: questi son sogni.
Onda di fiume torbido non lava;
Nè torto cor parla ben dritto; e dove
11 fatto accusa, ogni difesa offende.
Tu la tua castitá guardar dovevi
Piú della luce assai degli occhi tuoi.
Che pur vaneggi? a che te stessa inganni?
AMARILLI.
Cosí dunque morire, oimè! Nicandro,