Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/290

CORISCA.
E ben, come ti senti
Dappoiché lungamente ragionasti
Coll’amata tua donna?
MIRTILLO.
Come assetato infermo
Che bramò lungamente
Il vietato licor, se mai vi giunge",
Meschin! beve la morte,
E spegne anzi la vita, che la sete;
Tal io gran tempo infermo,
E d’amorosa sete arso e consunto,
In duo bramati fonti
Che stillan ghiaccio dall’alpestre vena
D’un indurato core,
Ho bevuto il veleno,
E spento il viver mio,
Piuttosto che ’l desio.
CORISCA.
Tanto è possente amore,
Quanto dai nostri cor forza riceve,
Caro Mirtillo: e come l’orsa suole
Con la lingua dar forma
All’informe suo parto
Che per sè fòra inutilmente nato,