Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/26

che la poesia amava come ornamento e ricreazione, e aspirante a cose maggiori. Sembra peraltro che non vedesse senza un po’ d’invidia il favore, che il giovane poeta si procacciava con quella appresso tutti, e specialmente appresso le belle; oltre la gloria eh’ era per derivargliene nell’avvenire. E forse a quel sentimento d’invidia, divenuto generosa emulazione, è dovuta l’opera assidua che egli continuò a porre negli stud.j poetici, e anche il poema che l’ha reso immortale. Cotesto senso di emulazione, che se era grande nel Guarini, sembra non fosse minore nel Tasso, il quale ben conosceva il valore di un tale avversario, raffreddò quell’amicizia, che nel generoso abbandono della prima gioventù aveano stretto in Padova. E tanto più che alla emulazione poetica si aggiunsero le rivalità per donne, come # ne fanno certa prova due sonetti,