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C’ ha mille augei d’intorno
Che le fan guerra e scorno,
Ed ella picchia
Col becco invano, e s’erge e si rannicchia;
Cosí se’ tu beffato,
Amore, in ogni lato:
Chi ’l tergo e chi le gote
Ti stimola e pbrcote;
E poco vale,
Perchè stendi gli artigli, o batti l’ale.
Giuoco dolce ha pania amara;
E ben l’impara
Augel che vi s’invesca.
Non sa fuggir Amor chi seco tresca.

SCENA III. AMARILLI, CORISCA, MIRTILLO.

AMARILLI.
Affé t’ho colta, Aglauro.
Tu vuoi fuggir? t’abbraccerò sí stretta...
CORISCA.
Certamente, se contra
Non gliel avessi all’improvviso spinto
Con sí grand’urto, i’ faticava invano