Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/253

AMARILLI.
Ove sete V ehe fate? e tu, Lisetta,
Che sí bramavi il giuoco della cieca,
Che badi? e tu, Corisca, ove se’ ita?
MIRTILLO.
Or sí che si può dire
Ch’Amor ò cieco, ed ha bendati gli occhi.
AMARILLI.
Ascoltatemi voi
Che ’l sentier mi scorgete, e quinci e quindi
Mi tenete per man: come fíen giunte
L’altre nostre compagne,
Guidatemi lontan da queste piante,
Ov’è maggior il vano; e quivi sola
Lasciandomi nel mezzo,.
Ite con l’altre in schiera, e tutte insieme
Fatemi cerchio, e s’incominci il giuoco.
MIRTILLO.
Ma che sará di me V Fin qui non veggio
Qual mi possa venir da questo giuoco
Comoditá che ’l mio desire adempia;
Nè so veder Corisca,
Ch’è la mia tramontana. Il Ciel m’aiti.
AMARILLI.
Alfin sete venute: e che pensaste? •.