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CORISCA.
Deh, Satiro cortese, e. pur tu vuoi
Far di me strazio?
SATIRO.
Il proverai; vien’pure.
CORISCA.
Senz’ avermi pietá?
SATIRO.
Senza pietate.
CORISCA.
E ’n ciò se’ tu ben fermo?
SATIRO.
In ciò ben fermo.
Hai tu finito ancor questo incantesmo?
CORISCA.
O villano indiscreto ed importuno,
Mezz’ uomo e mezzo capra, e tutto bestia,
Carogna fracidissima, e difetto
Di natura nefando; se tu credi
Che Corisca non t’ami, il vero credi.
Che vuoi tu ch’ami in te? quel tuo bel ceffo?
Quella sucida barba V quell’orecchie
Caprigne; e quella putrida e bavosa
Isdentata caverna V