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Fará veder com’è fallace e vana
La speme degli amanti, e come amore
La radice ha soave, il frutto amaro.
Nella bella stagion che’ l dí s’avanza
Sovra la notte (or compie l’anno appunto)
Questa leggiadra pellegrina, questo
Novo Sol di beltade
Venne a far di sua vista,
Quasi d’un’altra primavera, adorno
Il mio solo per lei leggiadro allora
E fortunato nido, Elide e Pisa,
Condotta dalla madre
In quo’ solenni dí che del gran Giove
I sacrifici e i giochi
Si soglion celebrar, famosi tanto,
Per farne a’ suoi begli occhi
Spettacolo beato:
Ma furon que’ begli occhi
Spettacolo d’Amore, -
D’ogn’altro assai maggiore.
Ond’io, che fin allor fiamma amorosa
Non avea piú sentita,
Oimè! non cosí tosto
Mirato ebbi quel volto,
Che di subito n’arsi;