Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/189

L’arcada terra, ed abbia vita e pace;
Se quel che n’hai predetto
Per bocca degli Oracoli famosi
Be’ duo fatali sposi,
Pur da te viene, e ’n quello eterno abisso
L’hai stabilito e fisso;
E se la voce lor non è bugiarda;
Beh chi l’effetto al voler tuo ritarda V
Ecco d’amore e di pietá nemico
Garzon aspro e crudole.
Che vien dal cielo, e pur col ciel contende;
Ecco poi chi combatte un cor pudico:
Amante in van fedele,
Che ’l tuo voler con le sue fiamme offende;
E quanto meno attende
Pietá del pianto, e del servir mercede,
Tant’ha piú foco e fede;
Ed è pur quella, a lui fatai bellezza,
Ch’è destinata a chi la fugge e sprezza.
Cosí dunque in sè stessa è pur divisa
Quell’eterna possanza?
E cosí l’un Bestin con l’altro giostra?
O non ben forse ancor doma e conquisa
Folle umana speranza
Bi porre assedio alla superna chiostra