Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/183

•Quanto ha di crudo e di malvagio Amore;
Che’ n sua natura placido e benigno,
Teco ogni sua boutá subito perde.
’Tutte le vie di penetrar nel seno,
E di passar al cor tosto gli chiudi;
Sol di fuor il lusinghi, e fai suo nido,
E tua cura, e tua pompa, e tuo diletto
La scorza sol d’un minYato volto.
Nè giá son l’opre tue gradir con fede.
La fede di chi t’ama, e con chi t’ama
Contender nell’amare, ed in duo petti
Stringer un core, e ’n duo voleri un’alma;
Ma tinger d’oro un’insensata chioma,
E d’una parte in mille nodi attorta
Infrascarne la fronte; indi con l’altra
Tessuta in rete, e ’n quelle frasche involta,
Prender il cor di mille incauti amanti.
Oh come è indegna e storaachevol cosa
Il vederti talor con un pennello
Pinger le guance, ed occultar le mende
Di natura e del tempo! e veder come
Il livido pallor fai parer d’ostro,
Le rughe appiani, e ’l bruno imbianchii togli
Col difetto il difetto, anzi l’accresci!
Spesso un filo incrocicchi, e l’un de’ capi