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L’immagine gentil di questo sogno,
Ch’i’ l’ho sempre dinanzi,
E soprattutto il volto
Di quel cortese vèglio,
Che mi par di vederlo.
Per questo i’ men venia diritto al tempio,
Quando tu m’incontrasti,
Per quivi far col sacrificio santo
Della mia visYon l’augurio certo.
TITIRO.
Son veramente i sogni
Delle nostre speranze,
Piú che dell’avvenir, vane sembianze;
Imagini del dí guaste e corrotte
Dall’ombre della notte.
MONTANO.
Non è sempre co’ sensi
L’anima addormentata;
Anzi tanto è piú desta,
Quanto men traviata
Dalle fallaci forme
Del senso, allor che dorme.
TITIRO.
In somma, quel che s’abbia il Ciel disposto
De’ nostri figli, è troppo incerto a noi: