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Ridurre in povertà d’un sojo amore!
Sì sciocca mai non sarà già Corisca.
Che fede? che costanza? immaginate
Favole de’ gelosi, e nomi vani
Per.ingannar le semplici fanciulle.
La fede in cor di donna, se pur fede
In donna alcuna, ch’io noi so, si trova,
Non è bontá, non è virtú, ma dura
Necessitá d’Amor, misera legge
Di fallita beltá, ch’un sol gradisce
Perchè gradita esser non può da molti.
Bella donna e gentil, sollecitata
Da numeroso stuol di degni amanti,
Se d’un solo è contenta e gli altri sprezza,
O non è donna, o s’è pur donna, è sciocca.
Che vai beltá non vista? e, se pur vista,
Non vagheggiata? e, se pur vagheggiata,
Vagheggiata da un solo? E quanto sono
Piú frequenti gli amanti e di piú pregio,
Tanto ella d’esser gloriosa e rara
Pegno nel mondo ha piú sicuro e certo.
La gloria e lo splendor di bella donna
È l’aver molti amanti: cosí fanno
Nelle cittadi ancor le donne accorte,
E ’l fan piú le piú belle, e le piú grandi.