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Prima che gelosia sentisse A minta:
Misero Aminta! che da lei fu poscia
E sprezzato e fuggito sí ch’udirlo.
"Nè vederlo mai piú l’empia non volle.
Se piagnesse il meschin, se sospirasse,
Pensai tu che per prova intendi amore.
MIRTILLO.
Oimè! questo è’l dolor ch’ogni altro avanza.
ERGA STO.
Ma poiché dietro al cor perduto, ebbe anco
I sospiri perduti e le querele,
Vólto, pregando, alla gran Dea: Se mai
(Disse) con puro cor, Cintia, se mai
Con innocente man fiamma t’accesi,
Vendica tu la mia, sotto la fede
Di bella ninfa e perfida, tradita.9
Udí del fido amante, e del suo caro
Sacerdote DYana i prieghi e ’l pianto;
Talché nella pietá l’ira spirando,
Fe lo sdegno piú fero; ond’ella prese
L’arco possente, e saettò nel seno
Della misera Arcadia non veduti
Strali ed inevitabili di morte.
Perian senza pietá, senza soccorso,
D’ogni sesso le genti e d’ogni etate: