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La terra, amante il mare.
Quella che lassù miri innanzi all*alba,
Così leggiadra stella,
Arde d’amor anch’ella, e del suo figlio Sente le fiamme; ed essa che innamora,
(Innamorata splende:
E questa è forse l’ora,
Che le furtive sue dolcezze, e ’l seno
Del caro amante lassa:
Vedila pur come sfavilla e ride.
Amano per le selve
Le mostruose fere; aman per l’onde
I veloci delfini, e l’orche gravi.
Quell’augellin, che canta
Sì dolcemente, e lascivetto vola -
Or dall’abete al faggio,
Ed or dal faggio al mirto,
S’ avesse umano spirto,
Direbbe: Ardo d’amore, ardo d’amore;
Ma ben arde nel core,
E parla in sua favella
SI, che l’intende il suo dolce desio:
Et odi appunto, Silvio,
II suo dolce desio
fChe gli risponde: Ardo d’amore anch’io.