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| battista guarini. | v |
hanno tutti per verità egregie parti, ma non tale eccellenza, che, tranne la sua pastorale, potessero sostenersi nella cerna severa, che della letteraria supellettile fa la posterità.
E la sua pastorale medesima, appunto perchè di un genere non gradevole a molti, e per certe mende di forma che qua e là v’appaiono, non tiene per avventura nella generale estimazione degl’italiani quel grado, che parmi le s’addica. Essendoché in tutto il lungo periodo della nostra antica e gran poesia, che dai principi del Trecento va fino al declinare del Cinquecento, passando per le quattro età di Dante, del Poliziano, dell’Ariosto, e del Tasso, non fu prodotta un’opera drammatica eminente siccome questa; se è vero che il dramma consiste specialmente nelf inventare e ben condurre una grande orditura, nel creare caratteri scolpiti e viventi, nel tratta-
