Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/135

Di natura e del ciel pii alti segreti;
Altri di soguir l’orme
Di fuggitiva fera;
Altri con maggiorgloria,
D’atterrar orso, o d’assalir cignale.
Questi rapido al corso,
E quegli al duro cesto
Fiero mostrossi, ed alla lotta invitto.
Chi lanciò dardo, e chi ferí di strale
Il destinato segno;
Chi d’altra cosa ebbe vaghezza, come
Ciascun suo piacer segue;
La maggior parte amica
Fu delle sacre Muse: amore e studio
Beato un tempo, or infelice e vile.
Ma chi mi fa veder dopo tant anni
Qui trasportata, dove
Scende la Dora in Po, l’arcada terra?
Questa la chiostra è pur, questo pur l’antro
Dell’antica Ericina;
E quel che colá sorge è pur il tempio
Alla gran Cintia sacro. Or qual m’appare
Miracolo stupendo!
Che.’nsolito valor, che virtú nova
Yegg’io di traspiantar popoli e terre?