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già tante volte spettacolo di teatri e di città principali; l’avere e monti e mari sì prestamente varcati: l’essere alle straniere più nobili nazioni divenuto sì caro e tanto dimestico, che nelle loro lingue sappia già favellare; e penetrando quei famosi regni che divisi si chiamano dal nostro mondo, aver avuto da loro e il pregio della stampa,1 e l’onor della scena, e il plauso dei popoli; tutti questi sì grandi ed eccessivi favori non ebbero mai forza di fare in me quell’invidia c’ha fatto la lettera di Vostra Signoria Illustrissima, ond’ella s’ò compiaciuta di darmi avviso, che il Pastorfìdo è fatto la delizia di coteste bellissime, e non mai abbastanza esaltate e riverite dame di Francia.» Questo assai lungo periodo, che 1 II Pastorfìdo fn ristampato a Londra nel 1591, l’anno dopo la prima stampa di Venezia. ■