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che dominarlo, ed essere in tal modo autori ammirabili e ammirati in ogni tempo e in ogni luogo; non tanto per la bellezza eterna della forma, come anche per l’intimo spirito che anima i loro poemi. La gioconda ironia dell’uno, e il delicato sentimento dell’altro fa di loro, due poeti per eccellenza moderni, e da piacere perpetuamente a quanti hanno, o son per avere mente arguta e cuore gentile. Il Guarini singolarmente ha spesso un certo modo di concepire e sentire le cose, che pare in tutto uno scrittore de’nostri giorni.1 E cre- 1 Questo è detto secondo un concetto che, ad essere ben inteso, vorrebbe esser largamente svolto. Quella nostra letteratura cho si chiude col Cinquecento, è grande e classica quanto l’antiche, ma ormai quasi antica ancor essa, perchè i principj che la produssero e fecondarono, hanno presso che esausta le loro virtualità. La nostra letteratura veramente moderna comincia coll’Alfieri e il Parini. Il Secento e gran parte del Settecento son tempo di transizione e preparazione.
