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dell’arte, e che della drammatica aveva fatto studio così speciale, da potere scrivere di sè senza troppa millanteria: «Niun altro scrittore, eh’ io mi ricordi, di qualsivoglia lingua o secolo si troverà, eh’ abbia con tanto studio esaminata e scoperta l’arte del tesser favola di drammatico genere.» Tale studio si mostra singolarmente sul fine, quando svolge il magistero col quale è condotto l’ordito del Pastorfìdo. Il discendente di que’ grandi lati-, nisti, che furono Guarino Veronese e Battista il Seniore suo figlio, doveva mantenere e mantenne le nobili tradizioni della famiglia. Si hanno di lui cinque Orazioni latine, due delle quali funebri, una in morte dell’Imperatore Massimiliano II, e l’altra del Cardinale Luigi d’Este; tre per le sue legazioni al Doge Loredano, a Gregorio XIII, a Paolo V. Compose anche in elegante latino quell’epi-