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diavolo? Li quali essendosi novamente accorti generalmente intendersi per qualunque ha flore d’intellelto le reprobate parti de la lor corrotta vita, per ultimo remedio hanno trovato di se finger santi. E per dare a credere ai loro devoti loro evidenti inganni, e a li creduli farli toccar con mano, dico che trovano alcuni tratti da la forca e in estrema miseria condotti, li quali da loro con ogni piccola quantità di danaro corrotti, li fanno fingere quale essere attratto, quale cieco, ed altri di incurabili infermità oppressi: e vedendo la folta e spessa calca de l’ignaro populo invaghito, né sapendo di che prestar loro udienza, fanno i già ordinali assassini, a sé venire, li quali toccando le fimbrie de’ loro vestimenti, con la virtù delle reliquie le quali dicono esser state dei lor passati santi, con alte voci confessar si sentono per lo toccare del santo predicatore essere liberati: e sopra ciò si grida misericordia, campane si sonano, e lunghi processi e autentiche scritture si fanno; e con tali diaboliche operationi la fama divulgandosi e di uno in altro regno volando, conviene per forza a chi ben discerne loro tradimenti mostrar di credere lo falso per il vero, per ciò che altramente e dal grosso vulgo e dagl’ipocriti saria per eretico tenuto e reputato. E che ciò sia vero, oltre le manifeste esperientie ne avimo viste in questa nostra etate, la precedente novella ne ha mostrato li frutti che delle loro santità si cogliono: e benché de li sofferti inganni fatti per un sì vile poltrone alla nominata gentil madonna se ne dee meritamente avere e dolore e compassione, quello che appresso seguirà non senza grandissimo piacere e festa sarà da trapassarne.