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discorrendo, secondo lo parere di molti becconi di infiniti miracoli faceva. E pervenuta la sua fama a notitia di madonna Barbara, secondo il suo desio e antiveduto fine, volunterosa di vederlo mandò per lui; il quale con le sue solite cerimonie subito vi andò; ove doppo che la donna come santo l'ebbe ricevuto e onorato, li fe' nota la sua incommutabile intentione, chiedendoli di grazia gli dovesse donare consiglio, e finalmente aiuto per la salute dell’anima sua. Il frate bene considerate le sue più divine che umane bellezze, essendo anche lui giovene e robusto, subitamente di lei s’innamorò, e per maniera che da ora in ora si sentiva sì dalla concupiscentia assalire che poco vi volse a venir dinanzi al suo cospetto meno; pure in sé tornato con assai ornate parole il suo santo proposito mirabilissimamente commendò, laudando sempre e benedicendo la divina Providentia, che da questo ingannevole mondo avea eletta sì digna virginella; persuadendole anche dinanti a suoi parenti che tale sua perfetta dispositione avesse non solo a lei fatto profitto, ma ancora a le altre donne e presenti e future; e per cagione che la sua conversatione de’ mondani era periculosa, la confortò dovesse con altre vergini donne dal mondo separarsi, intrando sotto qualche religione, a tale che lei fosse causa di fare un altro coro di vergini in terra, ed a Cristo Jesu dispensate. Ove doppo li molti ragionamenti avuti con lei, e col Duca, e sua moglie, parendo finalmente a tutti el suo consiglio ottimo, santo, e sopra vere ragioni fondato, ed anche per consolatione, della Barbara, fecero in brevissimo tempo construere un magno e suntuoso monasterio, e quello come il frate volse a la beata Ca-