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NOVELLA I.




ARGOMENTO.


Maestro Diego è portato morto da messer Roderico al suo convento. Un altro frate credendolo vivo gli dà con un sasso, e crede averlo morto. Lui fuggesi con una cavalla, e per uno strano caso se incontra col morto a cavallo in un stallone, lo quale con la lanza alla resta, seguelo per tutta la città. Lo vivo è preso, confessa lui essere stato l’omicida; volesi giustiziare. Il cavaliere manifesta il vero, e al frate è perdonata la non meritata morte.


A LO EXCELSO RE DON FERNANDO D’ARAGONA1


ESORDIO.


Tanti sono stati e tanti sono, excelso e gloriosissimo Re, li periti poeti, gli eloquenti oratori, e gli altri dignissimi scrittori, li quali hanno scrivendo fabbricato e di fabbricare non desistono, e in elegante prosa e in verso degno, e latino e materno2, in laude gloria e perpetua fama de Tua Serenissima

  1. Ferdinando I d’Aragona, figliuolo naturale di re Alfonso, nacque in Ispagna nel 1431. Nel 1443 fu dichiarato successore al trono e Duca di Calabria. Nel 1446 sposò Isabella figliuola di Tristano di Chiaromonte da cui ebbe Alfonso, Federico, Giovanni, Francesco, ed Eleonora e Beatrice. Nel 1458 a la morte di re Alfonso fu re soltanto di Napoli. Nel 1465 rimase vedovo. Nel 1477 sposò Giovanna sorella di Ferdinando re di Aragona e sua cugina. Morì in Castelnuovo il 25 Gennaio 1494.
  2. L’ed. della gatta dice volgare; ma quanto è più bello materno?