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NOVELLINO


del nobele materno poeta Masuccio Guardato da Salerno, intitulato a la illustrissima Hippolita d’Aragona de Visconti Duchessa de Calabria: e in prima el prologo felicemente comencia.1


PROLOGO.


Come che io manifestamente comprenda e per indubitato tenga, inclita et excelsa Madonna, che al sono della mia bassa e rauca lira non si convenga de libro comporre, nè meno de proprio nome intitularlo, e che più de temerità degnamente sarò redarguito, che d’alcuna eloquentia nè molto nè poco commendato; nondimeno avendo dalla mia tenera età faticato per exercitio del mio grosso e rudissimo ingegno, e della pigra e rozza mano scritte alcune

  1. Ippolita Sforza de Visconti, figliuola di Francesco Sforza e di Bianca ultima de’ Visconti, nacque in Pesaro il 18 Aprile 1446. Fu educata da Costantino Lascaris nelle lettere greche, e da altri valentuomini nelle latine. Sua madre la presentò con gli altri figliuoli a Papa Pio II in Mantova, dove si teneva il Concilio nel 1459, ed ella recitò innanzi al Papa una sua orazione latina che fu stampata. Il Lascaris dedicò a lei la sua grammatica greca pubblicata in Milano nel 1476, che fu il primo libro greco stampato in Italia. Venne sposa ad Alfonso Duca di Calabria nel 1465, e fu madre di Re Ferrandino o Ferrante 2,° e d’Isabella moglie dell’infelice Gian Galeazzo Sforza, cui Lodovico il Moro tolse il trono e la vita. Ippolita morì in Napoli ai 20 Agosto 1484, e non vide le sventure della sua famiglia. Fu sepolta nella chiesa della Nunziata. V. Litta Famiglie Italiane, tomo I, tav. V — e Summonte, Storia di Napoli lib. V.
Masuccio. 1