e quella ama più il Duca de Calabria: il Duca sente la passione de Marino, e per liberalità le la concede, e li fa compagnia. A la ill. Duchessa de Calabria.
|
pag. 457
|
Novella XLV. Uno scolaro castigliano da una donna Avignonese ingannato se parte da Avignone, trova il marito, e raccontali la beffa: fallo ritornare, e gli restituisce i perduti denari. A lo ill. S. don Errico d’Aragona.
|
pag. 468
|
Novella XLVI. Lo Re de Portugalo piglia in battaglia l'arabo capitano, senza recatto a la matre il dona: l’arabo per gratitudine il torna a servire. A lo excellente signore Onorato Conte di Fundi.
|
pag. 479
|
Novella XLVII. Lo Re de Sicilia da uncavaliero alloggiato, dui soi privati togliono la virginità a doe soe figliole: il Re le fa da loro sposare, e dapo’ tagliare la testa. A lo illustris. S. Duca de Urbino.
|
pag. 489
|
Novella XLVIII. Un figliolo del Re de Tunisi è preso da corsali e venduto a Pisa, il patrone li dona libertà, devene Re: el patrone li recapita in mano, e li dà la sorella per moglie, e con lei ricchissimo nel remanda a Pisa. A lo illustrissimo S. Duca de Melfi.
|
pag. 497
|
Novella XLIX. Federigo Barbarossa andò a la Casa Santa, il Papa ne fa avvisare il Soldano, è preso, e per pigno li lassa il corpo di Cristo. A lo excellente Conte di Palena.
|
pag. 508
|
Novella L. Uno cavaliere castigliano serve al Re de Francia, la figliola del Conte de Armignaca se innamora de lui, il quale refutandola, il Re
|