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mito ingegno svegliare, ma potissima cagione de farmi quasi, scrivendo, immortale tra mortali cognoscere e connumerare. Per che avendo io in questa postrema parte del mio Novellino della virtuosissima gratitudine trattato, me pare assai debita cosa che de' frutti colti dal tuo fertile giardino a te grato mostrandome, al numero de gli ingrati non possa del tutto essere ascritto. Pigliarai dunque in sì longa absentia questa mia ultima novella de virtuosi oltramontani gesti fabricata, a tale che tu che di nobilissimo Partenopeo voluntario oltramontano ti se' fatto, con alcuno ocio leggendola, te sia cagione de farte de lo da te un tempo tanto amato Masuccio alquanto recordare. Vale.
NARRAZIONE.
Cercando ultimamente tra virtuosi gesti, de prossimo me è già stato da uno nobile oltramontano per autentico recontato, che è ben tempo passato che in Toleto cita notevole de Castiglia fu un cavaliero d’antiqua e generosa famiglia chiamato misser Piero Lopes d'Aiala, il quale avendo un suo unico figliolo molto leggiadro e bello e de gran core, Aries nominato, come de giovini sole spesso avvenire, con al-
lo del Giodice, sia costui che da Masuccio è detto Buffillo. Nell'istoria del Summonte lib. V. pag. 277 parlandosi de' molti baroni che si ribellarono a Ferdinando d’Aragona e seguirono il Duca Giovanni d'Angiò sono queste altre parole «Ne la qual turba s'accoppiò anche Boffilo del Giudice Napolitano, de origine amalfitano, governatore de Benevento e de Montefuscolo per il Re, il quale volle ma non potè dar quei luoghi in poter di Giovanni.» A me pare dunque che il Roffallo del Costanzo sia 11 Boffilo del Summonte, e di Masuccio.