Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
NOVELLA L.
ED ULTIMA.
ARGOMENTO.
Uno cavaliere castigliano dal Conte d'Armignaca favorito serve el Re di Francia: deventa gran maestro: la figliola del Conte se ne innamora de lui, e la sua persona gli offere: el Cavaliere per propria virtù refuta l'invito: el Conte el sente, e per gratitudine gli la dà per mogliere: el Re il fa gran Signore devenire.
AL MAGNIFICO E DE VIRTUTI ACCOMPAGNATO SIGNOR BUFFILLO DE LO JUDICE NOBILISSIMO PARTENOPEO1.
ESORDIO.
Reducome a memoria, generoso e magnifico Buffillo, che tu non solo fusti principe del mio addor-
- ↑ Nella Istoria del Costanzo libro XX in fine trovo queste parole: «Per tante virtù di questo Principe (Duca Giovanni d'Angiò) si mossero molti Cavalieri del Regno a seguire la fortuna sua e andare con lui in Francia: tra i quali i più illustri furo il Conte Nicola di Campobasso, Giacomo Galeoto, e Roffallo del Giodice. Ma questi duoi saliro in tanta reputazione di guerra che il Galeoto fu generale del Re di Francia a la battaglia di Santo Albino dove ebbe una gran vittoria; e Roffallo in la guerra del Contado di Rossiglione fu generale del medesimo Re in quella frontiera contra il Re d'Aragona, dove fece molte onorate fazioni, e il Re li diede il titolo di Conte Castrense.» Il cognome del Giodice, l'essere voluntario oltramontano, e la dignità di Conte Castrense, o Maestro del Campo, mi fanno credere che Roffal-