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Novella XXV. Una giovenetta amata da molti gode con uno suo nero, con opera del quale uno de li amanti in moro travestito la cognosce e lassala schernita. A lo excellente Conte Julio pag. 283
Novella XXVI. Una donna de un liggiadro giovene innamorata velato sel fa condurre in casa e senza palesarse gode con lui. fidase de un compagno e perde la preda. A la magnifica Francischella, de Morisco. pag. 290
Novella XXVII. Una donna abbandonata da l'amante va per ucciderlo, abbattese col Reggente, la fa con l’amante rapacificare, e tornano a godere. A la excellente Contessa de Bucchianico pag. 299
Novella XXVIII. Uno cavaliere provenzale ama la moglie, e lei con el suo nano gode, e da una mora sono tutti dui uccisi. A l’ill. S. Francisco d’Aragona. pag. 307
Novella XXIX. La Viola promette a tre soi amanti: l'uno priva l’altro, e per diversi accidenti l'ultimo resta possessore de la fatta preda. Al nobile fiorentino Jacopo Acciaolo. pag. 313
Novella XXX. Una damicella del principe Roberto innamorata con nova intermessa conseguì il suo desiderio. A lo illustrissimo S. principe Jeronimo de Bisignano. pag. 323

Finita la terza comencia la quarta.

Novella XXXI. Una coppia dì liggiadri amanti se fuggono, e in uno Spitale de lazari se abbatteno, l’uno con violenta e l’altra con voluntaria