loggia al ponte Rizzardo, e per uno strano avvenimento guadagnano un sacco de jupponi. Al magnifico misser Bernardo de Rogieri.
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pag. 217
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Novella XX. Jacomo Pinto ama una donna, e da misser Angelo ingannato crede parlare con Barabas, fagli de multe beffe, e lo ingannatore è punito. Al generoso Joan Francesco Caracciolo.
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pag. 226
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Finita la seconda parte incomenzia la terza.
Novella XXI. Messer Bertramo d’Aquino ama infelicemente una donna, e per lo marito dire bene de lui se conduce a donarli il suo amore: lui il sente e per gratitudine refuta il suo amore. A la exceliente madama A. d’Aquino Contessa Camerlinga.
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pag. 243
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Novella XXII. Una donna trapanese da un moro cognosciuta se fugge con lui in Barbaria: il marito travestito le va appresso, ammazza tutti dui, e ricco e salvo se ne ritorna a casa. Al magnifico Signore Galeazzo Sanseverino.
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pag. 254
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Novella XXIII. Una donna vidua, del proprio figliolo innamorata, e sotto inganno se fa da lui carnalmente cognoscere: il fatto se divulga, e lei è iustiziata. Al magnifico Marino Brancazo.
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pag. 265
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Novella XXIV. Uno giovene ama una donna, e da lei non è amato, occultaseli in casa, e vede uno moro nero la cavalcare, scoprese e dicele injurie assai. A l’excellente S. Conte de Altavilla.
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pag. 276
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