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NOVELLA XLVII.
ARGOMENTO.
Lo signore Re di Sicilia in casa de uno Cavaliere castigliano alloggiato. Doi de' soi più privati cavalieri con violenzia togliono la virginitate a due figliole de l’oste cavaliero: il signor Re con grandissimo rencriscimento sentito, le fa loro per mogli sposare, e a l’onore reparato, vole a la giustizia satisfare, e a' doi soi cavalieri fa subito la testa tagliare.
A LO ILLUSTRISSIMO SIGNORE DUCA DE URBINO1.
ESORDIO.
Se gli eloquenti e peritissimi Oratori sogliono nel cospetto de grandi principi e signori orando tale volta abbagliare e impigriti obmutescere, quale maraviglia, illustrissimo mio Signore, che Masuccio con la soa imperitia volendo scrivere a te signore, che non solo nell’arme e militare disciplina novello Marte, ma in eloquenza e in dottrina un altro Mercurio puoi e meritamente essere chiamato, se li sensi, li organi, con li istrumenti insieme se li confondono e travagliano in maniera che non che
- ↑ Federico di Montefeltro, primo Duca di Urbino, fu capitano egregio agli stipendii di Alfonso l'Aragonese. La sua figliuola Costanza sposò Antonello Sanseverino; ecco perchè Masuccio gli dedica una novella.