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che la donna a donargli suo amore la sequenze notte l'aspettasse, e che lui le portasse mille fiorini d’oro, che più non ne aveva. E venuta l’aspettata ora el male consigliato giovine con li mille fiorini in casa de la donna, che Laura aveva nome1, se condusse; da la quale essendo lietamente ricevuto e oltra modo accarizzato, avuto prima interamente el promesso denaro, contenta a meraviglia, doppo alcuno festeggiare in letto se ne introrno. Missere Alfonso che in tale età già era, che el fine ed el principio de tale lavoro una medesima cosa gli pareva, si deve credere che quanto de notte gli avanzava tutta la consumò in satisfare la soa bramosa voglia: ed essendo omai dì, toltosi dal letto, con molti altri ordini da possere alla cominciata impresa retornare, con suoi famigli che a l'uscio l'aspettavano stracchi, sonnacchioso e alquanto pentito al suo albergo se ne tornò. La donna con suo grandissimo piacere e in brieve tempo la ricca posta aveva toccata, ancora che cognoscesse il giovine sì adescato che e Bologna e le leggi gli erano uscite di mente, e che lui prima che da sé partito se fosse con seco se ritrovare e pigliar piacere se credeva2. Missere Alfonso avendo il dì passato, e credendo secondo el preso ordine la sequente notte essere da la donna lietamente e con maggiore grazia raccolto, come la notte fu, a l'usata maniera a l'uscio de Laura se n'andò, e dato più volte el segno, e avuto un continuo tacere per finale resposta, tardi se accorse ad una ora l'acquistata donna, l'onore, e la roba avere perduta, e dolente a morte retornatosene non

  1. E una avignonese poteva avere altro nome che Laura?
  2. Mancano certamente alcune parole.