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NOVELLA XLIV.




ARGOMENTO.


Marino Caracciolo ama una donna, ed essa lui: son per concludere: la donna vede el Duca de Calabria piacevole molto più de Marino, lassando la prima impresa, segue la seconda, ottene che el Duca vada a godere con lei; il quale nell’andare premeditato sente la passione de l’amico, e per virtute de tale piacere se priva, e fa Marino de la preda possessore.


A LA ILLUSTRISSIMA IPOLITA MARIA DE’ VISCONTI DE ARAGONA, DUCHESSA DE CALABRIA.


ESORDIO.


Se nel sentire de aliene e strane persone alcuna loro usata virtute, mia serena e oltramontana Stella, li virtuosi ascoltatori ne ricevono gran consolatione; quanto maggiore deve e meritamente essere la manifesta allegrezza e intrinseco piacere de coloro i quali di congionti o per amistà o per sangue sentono somme laude ricontare? E perchè tutt’ i miei pensieri non sono in altro terminati se non a scriverte cose che summamente rallegrar te possano, non tacerò a Te, che unico esempio de virtute oggi sei al secolo nostro, avvisarne de una singulare e forse mai da altri simile usata magnificentia de Colui el quale più che la propria vita e con ragione t’è caro, e che de doi separati corpi per ma-