Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 456 — |
di Antonio con le virtù de la donna insieme da ciascuno commendate. El Duca con grandissimo piacere ne li remandò a casa; e la matina fatta con gran cerimonia la messa celebrare, nel suo cospetto e di altri assai nobili e populi, e con generale contentezza de’ nostri salernitani, fe’ Veronica ad Antonio dignamente sposare, e fatti loro grandissimi doni, con felicità e ricchezza, con grandissimo amore e belli figlioli la loro lunga età terminaro.
MASUCCIO.
Però che el fine de la recontata novella fu sì lieto e giocondo e onorevole e fruttuoso che ogni d'altrui sentito dolore e de li loro infortunii la compassione avuta mitiga ed occupa; lassando i doi cari amanti el perduto tempo restorare, e solo de la virtute del passato, e forse primo passato, Duca di Calabria ricordandome1, me invita a seguire l'ordene con un'altra magnificentia e virtuosa liberalità per el nostro moderno illustrissimo signore Duca de Calabria usata; la quale dubitatamente gli altri principi avanza, così questa che appresso a soa illustrata Consorte de scrivere intendo, tutte le ricontate de gran lunga trapassa, come da chi legge ne sarà fatto giudicio.
- ↑ Il primo erede del trono che ebbe titolo di Duca di Calabria fu Carlo II angioino.