tare degli sproveri, el Duca con lo sproveri insieme volse el pugliese che ottimamente il governava. E così fu fatto, e posto in lista con le brigate de casa, con un gentiluomo napolitano fu accompagnato: el che tanto a le virtù e a ben servire se diede che in breve tempo la grazia del Signore in maniera acquistò che de’ primi favoriti ed onorati era da lui; e in tale fatto de continuo augmentando dimorò finché a la fortuna piacque le soe cose per altro camino indirizzare. Il vecchio padre de intollerabile dolore pieno rimasto, essendo il fatto in pubblica voce del volgo divenuto, lo più del tempo renchiuso in casa, talvolta in villa solitario e melanconico se dimorava. Antonio dopo che con amare e sanguinose lacrime ebbe la sua morta Veronica pianta e ripianta, avendo per cauta via sentito che il cavaliero non avea chi el fuggito giovine fosse giammai possuto sapere, per togliere de sé ogni sospetto, anzi mosso da compassione, dopo alcuni dì del soccesso caso quasi de continuo con tenerissimo amore a casa sua el visitava, il più delle volte fora la città li facea compagnia, e non altramente che proprio e obbediente figliolo ossequioso e de carità repieno gli si dimostrava. El che a messer Mazzeo oltra modo era caro, però che parea che lui solo a tanto conflitto non lo avesse mai abbandonato; per la cui cagione e per le singulari virtù del giovine era costretto come proprio figliolo amarlo; e così verso lui il suo amore volgi che una sola ora non possea senza il suo Antonio dimorare. E cognoscendolo in tale ossequio, e ben servirlo con amore e timore continuare, nacque nell’animo al cavaliero, doppo che la sua prava sorte lo avea senza erede lassato, volere lui