era, successe che la Regina de Polonia, non dopo molto tempo della soa enormissima fatta baratteria, rimase vidoa, e avendo la soa illegittima figlia molto bella, e lei nè de l’amante nè d’altri più figlioli prodotti, propose a questo cambiato e recambiato figliolo del Re d’Ungaria, ancora che secondo genito estimato fosse, volere la figliola per mogliere e il regno in dote donare. E fatto el pensiero, mandò soa imbasciarìa onorevole con tale richiesta al Re de Ungaria, il quale dopo più contratti fermata tra loro la parentela, e venuto il tempo che la festa e sposalizie se doveano celebrare, el Re suntuosamente pose in ordine tutto, tra la soa Costanza e il marito1, ed essendone posti in camino, e già intrati nel regno di Polonia, parve già tempo a Costanza traere el suo caro figliolo dallo esacrabile errore al quale lui innocente con tanto piacere correa; e col suo marito de secreto chiamatolo dopo l’acconcio e ornato esordio gli narrò e disse di chi era figliolo, e come e perchè da lei allevato, e per quale cagione era per lo figliolo del Re d’Ungaria tenuto, con quello insieme che tra soa matre e il cavaliere suo patregno avea apertamente cognosciuto, e ogni altra cosa soccessa insino allora pontualmente gli ricontò. Adriano che Adoardo era chiamato, avendo con grandissima ammiratione e rincrescimento tanti varii casi ascoltato, non bastando le parole a rendere a la sua cara nutrice de tanti ricevuti beneficii guidardone, se reservò nella sua mente con fatti farele recompensa tale che da presenti e da posteri saria de gratitudine commendato: e ancora che fosse molto più savio che a la soa glovenile età
- ↑ Qui pare che manchi qualche parola.