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NOVELLA XXXIX.




ARGOMENTO.


Susanna se innamora de Joanni, e per piccolo tempo godeno: Joanni è preso da’ Mori: la donna travestita in omo va in Tunisi, per redimere l’amante vende sé medesima, e rescotelo, e se ne fuggono insieme: da la fortuna sono retornati in Barbaria e pigliati, Joanni è appiccato, e Susanna per donna conosciuta lei medesima se uccide.


A LA ILLUSTRISSIMA INFANTA DONNA BEATRICE D'ARAGONA.1


ESORDIO.


Se da peregrine e prudentissime madonne è delle altrui avversità e orribili casi avuta compassione,

  1. Beatrice d’Aragona figliuola di Re Ferdinando I, andò moglie a Mattia Corvino Re d’Ungheria, «Venuto il tempo che Donna Beatrice dovea andare al marito, si ordinò la sua coronazione avanti la chiesa dell’Incoronata, ove fu ordinato sontuosissimo teatro, e nella Domenica ai 15 di settembre 1476 ad ore venti vi venne il Re con vesti reali e corona in testa, accompagnato da primi suoi baroni: poco appresso vi giunse la figliuola Beatrice, la quale con gran solennità e pompa fu coronata regina d’Ungheria per mano del Cardinal di Napoli Oliviero Carafa accompagnato con altri Vescovi, e per segno di allegrezza fu buttata gran quantità di monete d’argento». Vedi Summonte, lib. V. che copia dal Giornale del Duca di Monteleone. Il re Mattia morì nel 1490, e Beatrice nello stesso anno fu moglie di Ladislao re d’Ungheria e di Boemia. Ma queste nozze furono sciolte: Beatrice tornò in Napoli nel 1501, dove mori nel 1508, e fu sepolta nella chiesa di S. Pietro Martire. V. Pref. al Codice Aragonese, Parte Seconda.