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NOVELLA XXXVIII.
ARGOMENTO.
AL MAGNIFICO ET EXCELLENTE MISSER ZORZI CONTARINO CONTE DE ZAFFO1.
ESORDIO.
Dopo che da li cieli o da nostri contrarii fati non ci fu con comune comodità concesso, nobilissimo mio misser Zorzi, li soavi frutti de la nostra alma e gioconda amicitia, come non dubito parimente desideravamo, gustare, ho preso per partito in alcuna parte a tanto mancamento satisfare; e ciò sarà lo mandarte de la presente facetissima novella, la quale, nelli ocii e delicie de tua amenissima patria dimorando, leggendola, te sarà cagione forse del tuo Masuccio e del nostro intiero amore recordare ed oltre ciò da qui copia restandone, sarà da’ posteri el tuo nome con lunga recordatione cognosciuto, come le toe singulari virtù d’assai maggiore premio sono digne. Vale.
NARRAZIONE.
Nella mirabile e potentissima città de Venezia
- ↑ Nell’indice dell’ed. del 1492 è detto, Conte di Jaffa.