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giorno senza la luna dell’anno 8928. E questo Ferondo dovette essere qualcuno che frustato dal Baretti si volle svelenire con questa lettera. Alla quale segue una breve notizia di Masuccio e delle edizioni fatte del Novellino.

E questo è l’ultimo storpio fatto al Novellino, corretto dal Rosello, rivisto e ricorretto dal Corrado, in toscana favella ridotto da questo anonimo, forse lucchese. Io mi propongo di restituirlo all’antica lezione per quanto m’è possibile.

Voi dunque vedete che uno dei primi libri stampati in Napoli quando vi fu introdotta la stampa, fu il Novellino: il quale nel Quattrocento ebbe quattro edizioni, nel Cinquecento cinque edizioni e tre riproduzioni sino al 1541, cioè sino alla compilazione del primo Indice dei libri proibiti dalla Chiesa; una sola volta fu stampato forse nel Seicento, ma di nascosto e però con scorrezioni e mutilazioni; un’altra volta nel secolo passato e in Lucca, e al tempo delle riforme di Leopoldo I di Toscana. E tutto che stampato in undici edizioni e tre riproduzioni, cioè stampato quattordici volte, il Novellino è un libro assai raro, non letto quasi da nessuno, noto soltanto pel titolo ai bibliofili.


VII.


Ma io voglio dire tutta la verità al lettore, perchè mi sono innammorato di Masuccio, e l’ho studiato, e lo ristampo.