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versa generatione intitolare; a tal che con altre scelleragini di loro sentite accompagnandola, possi e meritamente la mia giusta querela, dove bisogna, pigliare, e la mia obbligatione ogni dì verso di te sarà maggiore.


NARRAZIONE.


Per quello che da un mercante Ancontiano ho già inteso, non è gran tempo che in Ancona fu un ricchissimo mercante molto cognosciuto per Italia, il quale avendo1 una figliuola per nome detta Geronima, assai giovene e bella ma vana oltre misura, costei che fuori di modo si gloriava di sua bellezza, si persuadeva che quanti amanti ogni dì novo acquistasse, tanto maggior pregio accrescesse la fama di sue bellezze; per la cui cagione non solo gli acquistati si conservava, ma di pigliare degli altri con nove arti erano tutti i suoi pensieri, e senza venir con niuno a gustare gli ultimi frutti, chi pascea di vento e chi di foglie e fiori, giammai da lei niuno vacuo d’alcuna speranza si partea. E con seco medesima gloriandosi di tale joco de bagattelle, avvenne che un nobilissimo giovine di ogni virtù e leggiadria ripieno con assai più passione degli altri seguì la impresa di questa nova artista, e tanto fuori il pelago d’amore s’era lasciato trascorrere che, ancora che difformità e disvario fosse tra lor conditioni, se l’avrebbe presa per moglie, se non che lui essendo povero estimava che altri lo avrebbeno possuto biasimare che per vilità di animo o per vaghezza di roba avesse venduto la sua antiqua nobilitate.

  1. Leggi aveva, e la sintassi va.