no diede ordine con quelli e altre bone robe a fare un onorevole desinare e a Giacomo e a molti altri del fatto consapevoli: e così prestissimo fece; ed essendone in sul desinare parea che a niuno fosse concesso di ridere potersi contenere, ed oltre a ciò cominciamo a chiamare Barabas, e a dirne tanti altri motti in maniera che Giacomo se accorgi essere da tutti in quel desinare beffato. De che Loisi avvedendosene gli parve già tempo che il suo primo e antiveduto pensiero fosse a esecutione mandato, cioè che l’ingannatore fosse de’vecchi peccati da l’ingannato nuovamente punito; e fornito il desinare chiamò Giacomo, e amichevolmente gli ricontò dinanzi a molti di loro brigata quanto misser Angelo per ingannarlo aveva adoperato. Giacomo ricordandosi delle prime parole del suo Loisi lo ebbe per certissimo, e con fellone animo da lui partitosi se n’andò rattissimo a trovare il finto nigromante, e senza altramente fargli motto, il prese per li capilli, e buttatolo a terra lo cominciò fieramente a percuotere con tanti pugni e calci che mirabil cosa furono a l’offeso sopportare; ed essendo in sul fatto riscaldato, prese un sasso, che se da molti con general piacere e gran fatica non gli era strappato di mano, quello saria stato il suo ultimo fatto inganno; e del preso furore in sé tornato, e con tutta sua dappocagine cognosciuta la conditione del fatto, fu da tanta vergogna vinto che non gli dava il cuore più di casa uscire, e per quello si deliberò del tutto de la città assentarse. Venduto un piccolo podere, che più non gli era rimasto, e del ritratto comparatosi cavalli ed armi, fori reame ov’era la guerra si condusse: ove aitato