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tale. Il fratoccio subito fattesi porgere da Martino le dette gliande, e fatto lì venire un vaso d’acqua, postavi dentro di molta caniglia1 e mischiandovi dentro le precantate gliande con assai orationi dette col suo fante, dinanzi ai porci le pose, i quali come affamati de continente ogni cosa se mangiorono. Donde il fratoccio a la donna rivolto disse: Omai, potete le vostre bestie tenere libere dalla cruda morte che incorrere doveano, e piacendovi ricordare del beneficio ricevuto mi date presto spacciamento, che in questo punto intendo di partirmi e andarmi con Dio. E tal pressa era causata non tra quel mezzo venisse il marito e interdettagli la già sperata preda. Di che la donna piacevolmente gli donò la promessa tela: la quale avuta, subito montato a cavallo e uscito da la terra per lo cammino di Tre Santi s’invioe, per poscia a Manfredonia condursi dove ogni anno buona pastura vi trovava. E non molto poi della sua partita gionse il massaro in casa che dal suo campo tornava, al quale la moglie fattasi incontro con allegro viso gli disse la nova come i suoi porci erano per la virtù de le gliande precantate di Santo Antonio dalla improvista morte liberati, e anco della tela che lei per ricompensa di tanto bene avea dato all’ospitale per sovvenimento dei poveri. Il marito che con piacere avea ascoltato che i suoi porci dal gran pericolo erano campati, sentendo che la tela aveva cambiato patrone, ne fu oltre modo dolente; e se la pressa di ricoverarla non lo avesse impedito, averia con un querciuolo molto bene la schiena de la moglie rimenata; ma

  1. caniglia, nel Salernitano, e in Puglia e in Calabria, si dire la crusca.