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lasciate brigate alle quali con difficoltà può dare li nutritivi elementi, e a molte altre sue miserie infinite, ultimamente confortato da l’amore di Cristo col segno de la croce le ha tutte vente ed effugate, e piangendo amaramente da me se n’è venuto, e la delta borsa colma di fiorini mi ha portata, la quale ho in mio potere: e non so che più avesse potuto fare San Piero, ovvero il nostro serafico Francesco unico dispregiatore di mondane divizie e di Cristo imitatore di non voler avere alcun proprio, se non trovando il tesoro cercare di restituirlo al padrone. Quanto adunque maggiormente potemo commendar costui essendo inviluppato al mondo, poverissimo, e cargo di figliuole, e pur nobile persona che da vergogna l’andar mendicando gli è già interdetto, avere usata tanta bontà, di che meritamente mi pare che di costui solo possa oggi la Cliiesa cantare il tema proposto alle vostre caritate: egli ha fatte cose mirabili in vita sua. E poi con alta voce cominciò a dire: E voi rapacissimi lupi, golosissimi avari, carnalazzi infangati nella feccia di questo ingannevole mondo, ogni dì andate drieto le usure, a i falsi contratti, ed ai mali guadagni, e con li vostri inganni tenete lo altrui, robate le chiese, usurpate le facoltà degl’impotenti, bevete il sangue dei poveri, non eseguite i testamenti, e con mille altre pravissime operationi vi deviate da Cristo seguendo la scola del diavolo. E così il santo vecchiarello adirato ed infiammato di carità, affaticato finalmente nel dire, alquanto si quietò, e reiterato poi il tema disse: Io non potrei né con penna scrivere, né con lingua recontare le lodi che di costui meritamente dir si potrebbeno: nondimeno un solo argo-