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se, concludendo finalmente che se lui di ritenerla non si contentava, esso per perduta e il marito per non ricuperata in eterno la potea ascrivere a reputare. Il signore che con mai simile gustata suavità le parole con l’effetto insieme aveva ascoltate, pria che di alcuna risposta la satisfacesse con infiniti dolci e amorevoli baci di sua intentione certificatala, in tal modo li rispose: Anima mia dolce, io non so altro che dir ti sappia se non che avendoti io donata l’anima, e tu a me il tuo formoso e delicato corpo, del mio e del tuo con le facoltà insieme ordina e disponi come e quale ti piace, che io resto contentissimo. E tornato a ribaciarla, essendo omai dì chiaro, fattala vestire, in un’altra camera la fè condurre; e sentito il marito esser già dell'alba venuto per rimenarsene la moglie a casa, sel fè per un cameriere chiamare, il quale entrato, e veduta la moglie, e sorridendo il buon giorno donatoli, e poi accostatosi di secreto in tal modo li disse: Giacomina mia, sappi ch’io sono molto pentito per averti qui condotta, che simile dolore non sentii mai quale ho potuto questa maladetta notte, che pensando a te non ho potuto reposo alcuno pigliare. La donna che la risposta avea già preparata gli disse: Marito mio, e io anco son pentita che da la prima richiesta del venir qui mi facesti non dissi di sì, imperò che le tante dolcissime notti che io ho perdute non le ricupererò mai al mio vivente; e certo se tu hai mal dormito, io ho ottimamente vigilato, però che questo mio Signore mi ha fatte più carezze in questa sola notte, che non mi facesti tu in tutto il tempo che fui la tua; e ben per mia mala sorte veggio che la sua liberalità, della quale