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il racconcio dell’onorevole fine, non fu perchè li reprobati vizii non avessero li loro venenosi effetti dimostrati, li quali sono tanti e sì orribili che pure con ammiratione restarò a dirne. E perchè nella seguente novella di materia assai disforme e contraria a la gelosia trattar mi conviene, di tal prava infermità alquanto ne lassarò il ragionare, e da madonna Avaritia non partendomi mostrarò un’abominevole operatione di un geloso avaro, per la quale si potrà comprendere quanto tal vizio occupa l’intelletto, e ogni virtù, onore e contentezza fura.