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rivedere il vada. Ai comandamenti e pietà del quale non possendo resistere ho preso per partito di andarvi; dove per alcun brieve termine dimorato, intendo al servigio del Re mio signore subito ritornare; né avendo di chi più commodamente che di voi in tal caso e in ogni altro possa fidarmi, voglio che certe mie robe insino al mio ritorno mi fate conservare: e oltre a ciò e lo maggior pensiere si è d’una mia schiava, però che greve mi parria venderla per la sua bontà, e d’altra parte trovandomi dal bisogno de trenta ducati costretto, e che per mio onore nessun mio amico di sì minima quantità ricercherei, ma piuttosto in tale ambiguità stando, di voi solo pigliar questa securtà ho deliberato, e affannare voi di questo danaro, e de lasciarvi la schiava, e se fra il mezzo che io torno la trovarete a vendere per lo prezzo che me costa di settanta ducati, fate di quella come fosse vostra. I1 cupidissimo più che savio vecchio occupatosi, con tutti li sentimenti alla utilità che del chiesto servigio venir gli possea, non discernendo altrimente l’inganno, senz’altra consulta in tal forma gli rispose: Vedi, messer Giuffredi, egli è tanto l’amor ch’io ti porto, che per cosa che mi recercassivo non saprei dire di no, sol che per me fare si potesse: e per questo volentieri son disposto servirvi del denaro che vi bisogna, e la schiava terrò per voi acciò che non se abbia male a vendere, e quando sarete a salvamento ritornato, se ella farà a mio bisogno, saldarò il vostro conto in modo che non altrimente che proprio figliuolo sarete da me trattato. Il cavaliere lietissimo de l’avuta risposta gli disse: Io non sperava altro da voi, e lo rengraziarvi mi parrebbe so-

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