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NOVELLA VIII.
ARGOMENTO.
Un giovine legista non vuole studiare, vende i libri, e godesi li dinari. Un frate predicando promette far risuscitare i morti: il giovine con alcuni compagni va a la predica, e con una piacevole facecia crede mordere il predicatore: lui con subita e degna risposta si vendica.
AL NOBELE E VIRTUOSO FRANCISCO SCALES REGIO SEGRETARIO:1
ESORDIO.
Giudico, soavissimo mio Scales, che al cominciamento de nostra amicitia a me si appartenga dare a lo scrivere principio, siccome tra gli amici assenti è costumato farsi. Volendo dunque per non parere al tutto ingrato dei ricevuti onori e colti frutti di tua giocondissima amistà, non solo al presente vi-
- ↑ Nel Codice Aragonese vol.2.° Messer Francesco Scales nella lettera 689 è detto Presidente della Summaria; nella lettera 692 è detto dal Re Messer Francisco Scales nostro dilecto secretario: nella lettera 719 è detto uomo togato. Tutte queste lettere sono del 1493. Quando Masuccio gii intitolava questa novella era già dei secretarii, ossia era tra quella schiera di regii secretarii dei quali era capo Antonello Petrucci. In uno dei sonetti del Conte di Policastro Giovanni Antonio Petrucci, pubblicati da S. d’Aloe in appendice alla Congiura dei Baroni del Porzio, è detto soave Scales. Se egli fu fedele sino al 1493, non so perchè questa novella nelle altre edizioni fu dedicata a Messer Francesco Gisolerio regio secretario, del quale non so alcuna cosa.