crescimento ascoltata, cognoscendo quanto di male le ne doveva seguire, nientedimeno non perdendosi niente di core, come astuta ed animosa da subito consiglio aitata, da tal evidente e periglioso fango pensò liberarsi: e fatto levare in piedi il prete che per sorte allora avea discaricata la balestra e fatti di molti belli tratti al bersaglio, e avvisatolo allo stare attento, rattissima a la camera de la badessa se n’andò, e con spaventevole voce chiamatala disse: Madonna, corrite clie il serpe o altra fera pessima s’è data tra vostri pollicini, e tutti se li mangia. La badessa che, come vecchia e religiosa e femmina, avarissima era, ancora che la vecchiaia molto l’annoiasse pure per defensare i suoi subito si gettò dal letto, e d’un trotto lupino verso la massaria de’suoi polli se n’andoe. La Chiara che bene attenta stava, vedendo che il pensiero li era riuscito, cavato senz’altro indugio il prete de la sua cella, e pigliatolo per lo lembo della camiscia, con panni in collo, con frettolosi passi, a guisa di bestia che va al macello, in camera de la badessa lo condusse, e fattolo coricare nel suo proprio letto, più veloce che’l tento in la sua camera se ne ritornò. E quasi in quel medesimo punto il Vescovo era con la sua brigata entrato, e giunto sul dormitorio, e per avventura con la badessa scontratosi, la quale con un bastone in mano allegra del non trovato serpe e vittoriosa tornava, veduto il Vescovo col volto dell’allarme, tutta territa guardandolo così gli disse: Messere, che novelle son queste a tal ora? Il Vescovo che con la fierezza del suo orribile viso avria spaventato gli orsi, a lei rivoltatosi pontualmente ogni cosa le ricontoe, conchiudendo che lui intendeva per ogni maniera