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che nè poco nè molto in fino a qui parlato, m'è parso e utile e necessario. volendo a te unico Signor mio novellando alcuna cosa nuova iscrivere, de lor costumi e maniere darti qualche notizia; a tal che se per alcun tempo avessi di loro qualche degno gesto sentito, ti possi con la presente loro moderna operatione in sul tuo credere confirmare, e apertamente discernere come esse con l’arti nei monasteri imparate hanno già di loro manchevole sesso la natura superata, e talvolta col sapere superato quello de li prudenti uomini, sì come il seguente processo ne renderà in parte testimonio. Vale.
NARRAZIONE.
Nella nobile e tua amica città di Marsico1, come già ti può esser noto, è un monastero di donne di somma onestà famosissimo, nel quale l'anno pas-
- ↑ Il Sanseverino prima di essere Principe di Salerno, era Conte di Marsico.
non attendendo con maggiore studio ad altro che a stabilirlo in grazia di quello. Pervenuto il giovene in età convenevole, incominciò a cavalcare e andare a caccia, e talora si esercitava nella scrima, e nel lanciar il palo, non lasciando alcun dì vacuo di così nobili esercizii: nel qual tempo diede ancor opra alle buone lettere, e molto più ciò fece entrando negli anni di buon giudizio: per le quali azioni egli era in grandissima stima e riputazione avuto da i Principi e dal Re, a cui fu molto caro, per essere anco ricco de’ doni di natura, atteso che egli era di bello e grato aspetto, d'alta e signorile statura, e nel favellare non men grato e dolce che libero e faceto. In oltre fu molto affabile e cortese, e tanto liberale che la sua casa era per ordinario aperta a ciascheduno, e finalmente dimostrava in ogni sua azione evidenti segni di derivare da quella non meno antica che illustre progenie onde egli era nato.» Masuccio dunque fu segretario di un degnissimo signore, e le parole che egli scrive nell’ultimo Parlamento al suo Novellino, e con le quali piange la morte di Roberto, sono vere ed affettuose.