to il basciare disse: Chi è di fuori? Rispose il prete: Io, sono il tuo Don Battimo. E che buona nuova a talora? disse la giovene. A che il prete rispose: E come non sai tu quello che voglio? pure adesso non ci è tuo marito né altri che c’impacci: aprimi te ne priego. Disse lei: Deh, va con Dio buon uomo, che io non sono al presente acconcia a fare tal cosa. Il prete a tal risposta più turbatosi senza più consiglio, disse: In fe’ di Dio, se tu non mi apri io butterò quest’uscio per terra, e farò a tuo mal grado quello che io vorrò, e di poi ti anderò svergognando per tutto il paese. La Massimilla sentito il suono delle parole, e cognosciuto avere il cervello sopra il cappuccio, e che prima lo avrebbe fatto che detto, voltatasi al maestro che non manco di lei tremava di paura, sapendo il capo balzano del prete, così gli disse: Amore mio fino, tu puoi chiaramente cognoscere il pericolo in che noi siamo per questo demonio scatenato maledetto da Dio; e per tanto a nostro comune salvamento monterai su per questa scaletta, ed entrerai per lo cateratto, e ricoverato nel solaro e tiratati lascala dietro, qui chetamente alquanto spatio ti starai, che io spero far per modo che senza portarsi niente del nostro se n’andrà con la sua; mala ventura. Il maestro che più di pecora che di leone l’animo aveva, al subito consiglio de la giovene accordatosi, pienamente eseguio quanto per quella gli fu ordinato; e quivi dimorando posto l’occhio per un pertuso che nel solaro stava, con insopportabile dolore aspettava a che dovesse il giuoco riuscire. Il prete che di gridare non si arrestava che gli fosse aperto, veduto la giovene il buon uomo occultato, con lieto volto gli corse ad aprire, e toccan-