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crescimento fatta avea: di che maestro Marco lietissimo con non piccolo piacere e desiderio la partenza del povero marito aspettava, quantunque dal prete e dalla moglie non fosse con minore ansietà aspettata. E come da la lor ventura, o sciagura del marito fosse permesso, non passarono molti dì che il povero uomo andò per marinaro in una caravella che in Palermo facea suo viaggio. E facendosi una festa pochi dì doppo la sua partita ad un luogo molto a loro vicino, ed essendo chiamato il maestro Marco a sonare con la sua piva, e per avventura trovatavi la Massimilla che con altre paesane era a detta festa andata, ne fu oltre misura contento; exon piacere comune tutto quel giorno vagheggiatisi, venuta l’ora che già la festa finir si dovea, il maestro Marco per cauta via alla donna accostatosi per lo più breve modo possette li chiese di grafia che la già fatta promessa osservare gli dovesse: la giovene a cui non molto grave era stato il promettere, finalmente come a persona discreta lo attendere1 parendole assai leggiero, dopo diverse e lusinghevoli parole d’un innamoramento di villa, gli disse: Da qui a un poco io partirò di qua, e anderò per quella via che va quinci traversa: tu dunque starai bene attento, e subito che partita sarò mi seguiterai, che in buono e cauto luogo, come il rostro bisogno ricerca, ne trovaremo. Aveva la Massimilla una sua casetta con un orticello in una costa di montagna sopra il casale, la quale il marito in luogo di bottega esercitava lavorando in essa legname de le barche, e talvolta l’anno in tempo d’estate con la sua famiglia v’andava ad abitare, dove pensò la giovene po-

  1. Cioè osservare la promessa, attendere la promessa.