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che fu damigella della Duchessa di Calabria, e da costei fu data in moglie ad Antonio Fagella. Il Tebaldese non dice altro della discendenza di Masuccio, e seguita a parlare dei soli Guardati di Sorrento sino ai suoi tempi. La famiglia ancora esiste nella cittadinanza di Sorrento, ed io conosco il signor Andrea Guardati compito gentiluomo.
I Signori Pinto, nobili salernitani, posseggono un libro manoscritto, nel quale sono le notizie delle famiglie nobili di Salerno. In questo MS. a pagina 205 si legge quanto segue:
«Famiglia Guardati. Castello d’oro in campo argentino. (Nello scudo è disegnato un Castello, che è il feudo di Torricella).
«La Famiglia Guardati godeva nel Seggio del Campo della città di Salerno. Luise Guardati di Sorrento essendo segretario di Raimondo Orsini Principe di Salerno, portò la sua casa in Salerno. Furono suoi figli Masuccio, Francesco, e Polita che fu moglie di Bernillo Quaranta nobile di detto seggio del Campo. Francesco fu prete. Masuccio uomo faceto ed erudito compose le Novelle che si lodano dal Pontano nel lib. 1. De Tumulis. Da Masuccio nascono Francesco, Alferio abb., fra Vincenzo Domenicano, e Caracciola.
«Francesco nel 1460 ha dal re Ferrante l’uffizio di Credenziere della Dogana del sale di Salerno. Fu medico, e procreò Gio-Roberto, di chi non si ha prole, come neanco delli sopraddetti.